Università di TorinoCOREP

NEWS: 

Scadenza iscrizioni: posticipata al 5 maggio 2012 (ore 24.00 ora italiana)

Per informazioni: formazione@corep.it


Il Master è attivato dalla Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino


Perchè questo Master

Il Master Universitario di II livello in “Master in Competenze Relazionali per insegnanti che interagiscono con alunni e famiglie con bisogni educativi speciali " (già Master in “Competenze Relazionali per insegnanti che interagiscono con alunni e famiglie in difficoltà”) è un Master proposto dalla Facoltà di Psicologia, in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione, dell’Università degli Studi di Torino ed è gestito da COREP.

Nel panorama dello sviluppo e della crescita dei minori, la scuola, insieme alla famiglia, ha un ruolo fondamentale ed insostituibile.
In un’ottica non più solo di prevenzione della malattia, ma di vera e propria  promozione della salute, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce come stato di benessere fisico, psicologico e sociale, la scuola è indubbiamente primo sensore di malessere e prezioso strumento di riconoscimento del disagio psicologico, che spesso si ripercuote sul rendimento scolastico e sulla qualità delle relazioni stabilite nel gruppo classe da parte di alunni in difficoltà. Nel concetto di disagio psicologico, nonché conseguentemente educativo e di apprendimento, rientrano infatti tutte quelle situazioni di difficoltà che vanno dal disagio sociale e culturale allargato a veri e propri disturbi evolutivi di personalità.
All’insegnante, allora, viene richiesta non solo la promozione di un apprendimento tecnico-nozionistico, ma la capacità di instaurare relazioni soddisfacenti in grado di promuovere benessere, ossia di migliorare la qualità della vita di tutti gli allievi, anche in presenza di giovani, affetti da disagio comportamentale di origine socioculturale e disabili.
Fondamentale diventa per un insegnante la conoscenza delle implicazioni psicologiche e educativo/didattiche che si giocano non solo rispetto al singolo alunno in difficoltà, ma anche nella relazione con il mondo classe e quello che da esso ne deriva, soprattutto gestendo come interlocutore attivo il lavoro di rete con le altre istituzioni che a diverso titolo si occupano del minore ( Servizi di psicologia, NPI, Tribunale dei minori, Assistenza sociale, ...)